Grande Racconto Anulare - La casa di Little Tony

Data: 25/07/2013

GRANDE RACCONTO ANULARE - LA CASA DI LITTLE TONY

L’urgenza di conoscere mi ha convinto a partire. Sandali, zaino con tecnologia compatta, acqua, moleskine, matita e penna, coltello svizzero, cappello di paglia. Da P.zza Venezia 25 chilometri direzione Sud, fino all’aggancio con il mostro. Caracalla, Porta di San Sebastiano, Parco dell’Appia Antica con l’agro della Caffarella e le fonti Egeria, l’acqua minerale dei romani, salotto popolare effervescente naturale dove tutti conversano tra bottiglie e fontanelle. Il guardaparco, gigante buono, mi indica con orgoglio la casa di Little Tony. Proseguo per la Villa dei Quintili fino alla stazione di Torricola. Il mostro appare all’improvviso, dietro un promontorio presidiato da un casale dei Torlonia. Giù, alla base del morbido pascolo, due grandi fauci gemelle, rettangolari, bordate di bianco. Una sputa e l’altra ingoia migliaia di veicoli. Da entrambe esce una forte luce ocra. Da quelle gole infuocate partono due lingue nere parallele che girano intorno alla collina, disegnando un arco che aumenta la sensazione del movimento e della velocità. Il suono sincopato e ovattato dei motori nelle viscere si sovrappone a quello libero, amplificato dalla valle. Il risultato è un ritmo, acustico e visivo, che incanta. Resto lì, seduto. Penso che questa città, così ibrida, è nel mio cuore. Roma si regge sulle emozioni. Serve empatia per avere informazioni. Sono felice.

» Introduzione
» La casa di Little Tony
» I pastori
» Harvey Keitel
» La pop morte
» Il Mekong
» Volere è podere
» Planano porchette